Finalmente è possibile scaricare Veeam Endpoint Backup Free, per ora in beta, ma perfettamente funzionante.
Veeam produce un software di backup commerciale per ambienti virtuali VMware e Hyper-V; la mossa di distribuire gratuitamente un software di backup per i computer fisici con Windows è ovviamente un metodo per sbaragliare la concorrenza (Acronis e Symantec in primis).
Anche gli utenti finali casalinghi possono trarre notevole beneficio dalla concorrenza tra i grandi nomi dei backup, in quanto è ora disponibile gratuitamente per tutti una serie di tecnologie di backup fin’ora riservata agli ambienti di fascia medio-alta.
Veeam Endpoint Backup Free richiede come minimo Windows 7 SP1 e 2 Gb di RAM. È possibile eseguire il backup anche di un Windows Server, in questo caso è necessario almeno Windows 2008 R2 SP1.
L’installazione è abbastanza semplice: una volta verificati i prerequisiti vengono copiati i file, configurati e avviati i servizi. Al termine della procedura il programma avvia un’autoconfigurazione: se è già connesso un dispositivo di memorizzazione su cui è possibile fare il backup il programma offre di configurarlo automaticamente, altrimenti si può saltare la procedura e fare tutto a mano in seguito. Quindi viene offerta la possibilità di creare subito un supporto di ripristino (Recovery Media); anche in questo caso è possibile eseguire in seguito questa operazione.
L’installazione crea un’icona nel menu avvio Configure Backup con cui è possibile configurare il backup. Innanzi tutto si può scegliere se salvare l’intero computer, alcuni volumi, o alcuni file.
Una volta scelti i file o i volumi da salvare si passa alla selezione della destinazione, che può essere un disco connesso al computer o un disco di rete condiviso con il protocollo Windows (SMB/CIFS). Se si sceglie un disco di rete, scegliere sempre una condivisione protetta da password che non viene salvata in Windows (la potete salvare all’interno di Veeam); questo vi protegge da CryproLocker e assimilati.
Un’opzione interessante che sarà disponibile solamente quando il prodotto uscirà dalla fase beta è quella di poter utilizzare un repository Veeam già presente; questa funzione è molto comoda per le aziende che hanno già implementato la versione commerciale del software e possono, quindi, integrare il backup dei computer e dei server fisici nei repository già presenti.
La finestra delle impostazioni (opzionali) di pianificazione è molto interessante:
Come si può vedere ci sono delle opzioni molto comode per la pianificazione, tra cui l’avvio automatico alla connessione del dispositivo di backup oppure nel momento in cui un utente si sconnette (utile per non far avviare i backup tutti assieme).
Le funzionalità del programma sono comandate attraverso un’icona nella barra in basso a destra da cui si possono avviare il backup, il restore o il pannello di controllo di Veeam Endpoint Backup.
In caso di restore è possibile ripristinare un singolo file, un intero volume oppure tutto lo stato del computer, compatibilmente con la strategia di backup.
Per ripristinare l’intero computer è necessario creare un supporto di ripristino (recovery media) attraverso il programma Create Recovery Media.
La destinazione del supporto di ripristino può essere una chiavetta USB (che verrà riformattata) un CD/DVD oppure un’immagine ISO.
La creazione del supporto di ripristino richiede pochi minuti ed è bene farla subito.
Il manuale molto dettagliato è disponibile qui.
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