No, eh?!
Eppure il Legislatore Europeo ha promulgato una legge che da oggi obbliga ad avvisarvi se un sito vi manda dei cookies di profilazione. Siete degli ingrati.
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E nel 2015, quei venti anni dopo, la Comunità Europea ci fa una legge.
Una legge talmente chiara che non solo non si capisce esattamente come adempiere alle sue norme senza correre rischi, ma che non fa capire niente nemmeno a chi dovrebbe esserne il beneficiario.
Da oggi è, quindi, obbligatorio mettere un avviso (anche qui: non c’è una formula standard) che il 99,997% delle persone capisce così (la formula non è mia, ma la fonte mi è ignota, l’autore sembra essere Salvatore Mulliri):
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Come di consueto, qualche burocrate (che stia a Roma o a Bruxelles poco importa) si sveglia la mattina (o viene sobillato da un lobbista) e si inventa una regolamentazione su qualcosa che tutti utilizzano da anni senza problemi. Al burocrate non costa nulla inventarsi una legge insensata, anzi lo fa salire nelle statistiche della produttività parlamentare.
Tutti gli altri cittadini si dividono in due categorie: quelli a cui la legge non cambia la vita e quelli che devono ottemperare ai dettami di legge con dispendio di risorse che nessuno rimborsa.
Prima avevamo solamente i burocrati di Roma che scrivevano leggi assurde sull’ICT, ora pure quelli di Bruxelles.
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