Vi serve un’informazione, la cercate sul vostro motore di ricerca preferito, trovate il sito che vi sembra quello giusto, cliccate il link e quello che succede è troppo spesso questo.
Se avete la sfortuna di usare un dispositivo mobile l’esperienza è ancora peggiore perché i vari popup sono più intrusivi e la limitazione dello schermo non vi fa capire immediatamente se siete rimasti sul medesimo sito oppure siete stati ridiretti altrove.
L’utilizzo di un plugin come uBlock Origin (attenzione! la pagina è su GitHub, non visitate la pagina del presunto Ad Blocker il cui indirizzo finisce con .org) oppure I Don’t Care About Cookies potrebbe migliorare un pochino la vita. Esistono anche plugin specifici per i siti social come ad esempio FB Purity.
Anche con dei sistemi di autodifesa attivi resta il fatto che la maggior parte dei siti offre un’esperienza di utilizzo inutilmente invasiva e spesso si fa di tutto per impedire che un utente raggiunga facilmente l’informazione che cerca.
La vasta distribuzione di questi pop-up è dovuta principalmente alla standardizzazione dei software utilizzati per creare i siti, siano essi CMS già pronti o librerie per creare CMS personalizzati.
In entrambi i casi sono disponibili (e sono spesso dei selling point) funzioni che permettono di creare facilmente finestre bloccanti intrusive.
C’è anche chi ha trasformato questo bombardamento di inutilità in un gioco.
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