«Cosa me ne faccio del computer vecchio?» è una domanda ricorrente. Lo smaltimento dei materiali elettronici è regolato da precise norme di legge.
Prima di avviare un computer allo smaltimento è consigliabile salvare i dati utili e le eventuali licenze (attenzione ai DRM!) e cancellare i dati dei dischi tenendo presente che anche molte stampanti laser contengono dei dischi con le copie dei dati stampati e di altri dati sensibili.
La preparazione del materiale per lo smaltimento dipende da chi effettua il ritiro, che fornisce di solito le istruzioni necessarie. In linea generale, il materiale non deve causare problemi a chi lo maneggia.
Alcuni produttori offrono servizi, gratuiti o a pagamento, per il ritiro e lo smaltimento dei consumabili e delle vecchie apparecchiature informatiche:
- Apple si appoggia al Consorzio Re.Media;
- Canon non ha un programma di ritiro dei materiali di consumo in Italia, per adempiere al decreto RAEE si appoggia al Consorzio ecoR’it;
- Dell offre un ritiro gratuito per gli utenti privati e offre una serie di servizi per le aziende;
- HP ha un Worldwide Recycling Program che comprende anche l’Italia per i materiali di consumo delle stampanti, i materiali di consumo delle stampanti di grandi dimensioni e l’hardware in genere;
- Lenovo offre solamente servizi per le aziende;
- Ricoh offre la possibilità di restituire i consumabili inviandoli gratuitamente ad un centro di smaltimento.
Come ultima risorsa si può conferire il materiale alla ditta interessata localmente del ritiro dei rifiuti o a qualche organizzazione locale se l’apparecchiatura è ancora utilizzabile.
Se conoscete altre iniziative di ritiro o conferimento a livello nazionale sia da parte delle case produttrici sia da parte di organizzazioni terze, segnalatele nei commenti.
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