• Process Hacker per Windows

    Process Hacker è un tool per le versioni a 32 e a 64 bit di Windows che permette di manipolare i processi in maniera molto sofisticata.

    Il programma ha tre pannelli di visualizzazione: processi, servizi e network.

    I processi sono visualizzati in modo gerarchico e sono evidenziati con codici di colore. Le funzione di terminazione dei processi riescono a bypassar varie protezioni, include quelle di alcuni malware e rootkit.

    I servizi includono i device, normalmente non visualizzati nella gestione dei processi di Windows.

    La parte di networking è una visualizzazione simile a netstat, ma aggiornata in tempo reale con evidenziati i processi che stanno facendo traffico.

    Il programma può essere eseguito anche senza installazione e non richiede alcuni tipo di libreria .Net installata.

    Alcuni antivirus potrebbero identificarlo come codice dannoso o sospetto. Ad esempio, la funzione DeepGuard di F-Secure blocca Process Hacker.

     

     

  • Giornata di aggiornamenti

    Oggi sono usciti un po’ di aggiornamenti:

    • Firefox 3.5.17 (dettagli)
    • Firefox 3.6.14 (dettagli)
    • Thunderbird 3.1.8 (dettagli)
    • Adobe Flash 10.2.152.32
    • WireShark 1.4.4

     

  • Windows 7 / 2008 R2 SP1: meditate gente, meditate…

    Molti microsoft-fanboys (che sono uguali agli apple-fanboys, ai linux-fanboys, ecc. ecc.) so già che non lo faranno, ma questo post non è certo diretto a loro ma a chi, al contrario, è dotato di cervello.

    Prima di installare un qualsiasi Service Pack sarebbe sempre consigliato leggere la lista di tutto quello che contiene, per capire se è veramente il caso di installarlo subito o se, magari, attendere un po’ di tempo.

    La rete, come sempre, può venire in nostro aiuto mettendoci a disposizione diversi articoli e blog che trattano l’argomento in maniera critica e che quindi possono fornire commenti alla portata di tutti, così da aiutarci a valutare sevale o meno la pena di installare il Service Pack, ma, soprattutto, se vi possano essere dei problemi in base all’hardware e alla configurazione della nostra macchina.

    Questo vale anche per il Service Pack 1 di Windows 7 o di Windows 2008 R2 il cui contenuto può rivelarsi in alcuni casi (e nemmeno pochi) quasi (e sottolineo il quasi) dannoso.

    Nel mio caso, ad esempio, leggendo l’articolo Windows 7 /2008 R2 Service Pack 1 Problems mi è apparso evidente come sul portatile aziendale sia assolutamente sconsigliato installare l’SP1, a causa delle numerose situazioni a rischio…

     

  • Primo contratto della Virgin Galactic per portare ricercatori nello spazio

    La Virgin Galactic ha annunciato di aver concluso il primo contratto commerciale per portare degli scienziati nello spazio.

    L’accordo stretto con il Southwest Research Institute, il primo nel suo genere, prevede la possibilità di portare dei ricercatori ad un’altitudine superiore ai 100 km per poter eseguire esperimenti in condizioni di microgravità

  • CentOS 5.6 e 4.9

    Johnny Hughes ha comunicato nella mailing list di CentOS che la versione 4.9 ha passato il controllo qualità ed è pronta per il rilascio, mentre la 5.6 è ancora in mano al controllo qualità.

    Il problema che bloccava la 5.6 era un baco insidioso di anaconda che sembra ora essere risolto.

    Se non ci saranno altri intoppi, entrambe le versioni verranno rilasciate la prossima settimana.

  • Il sito del London Stock Exchange è infetto

    In questo momento il sito del London Stock Exchenge www.londonstockexchange.com tenta di distribuire del malware a chi lo visita.

    Il malware è il tipico finto antivirus che sfrutta le vulnerabilità dei browser per tentare di eseguire codice sul computer remoto.

    Questa [PDF] è una copia della pagina diagnostica di Google.

    (via High Severity)

    Aggiornamento 28/2 16:00SC Magazine riporta che il problema sarebbe stato causato da malvertiser, un banner pubblicitario il cui contenuto viene fornito da terze parti, che contiene del codice dannoso.

  • Nuovo design per l’esplorazione spaziale

    La NASA tenta la via della semplicità per tornare ad esplorare. Lo fa… gonfiando non i muscoli ma i moduli di questo nuovo progetto di veicolo.

    Si chiama NAUTILUS-X e, rinverdendo i fasti della mania per gli acronimi degli americani, significa Non-Atmospheric Universal Transport Intended for Lengthy United States eXploration. Quindi stiamo parlando di un veicolo riutilizzabile per le missioni di esplorazione. Può ospitare a bordo 6 persone e sembra destinato entro il 2020 ad iniziare i suoi viaggi, così almeno è stato spiegato in un incontro presso il Future In Space Operations della NASA.

    Il veicolo sarebbe assemblato da strutture espandibili come i moduli gonfiabili proposti dalla Bigelow Aerospace. Conterrà inoltre un anello che simulerà una porzione della gravità terrestre ruotando attorno all’asse, come si vede nella stazione spaziale di “2001, Odissea Nello Spazio”, e sistemi per ovviare al bombardamento di radiazioni che subirebbero i componenti delle missioni. Oltre a questo, ci sarà la possibilità di aggiungere moduli specifici richiesti nelle varie missioni.

    Il NAUTILUS-X
    Il NAUTILUS-X
  • Pogo o una geniale manipolazione

    Il Pogo di cui sopra è noto su Youtube come Fagottron e è un DJ australiano giovanissimo. Nonostante questo è seguito da tantissimi a causa (o grazie, a seconda dei gusti) di video coloratissimi tratti da film di animazione come live action, mescolando e manipolando i suoni e le affermazioni dei personaggi in maniera ritmica. Ovviamente, visto che siamo in ambito geek e nerd, la maggioranza ha a che fare con questo campo: tra gli altri, Terminator, Alice in Wonderland (vecchia versione), La spada nella roccia, Harry Potter e il più recente sul Signore degli Anelli (non ancora del tutto completo). Tutti consigliatissimi. Non contento di questo, aggiunge anche video live action del suo quotidiano creando musica ad esempio con i suoni di un giardino, tanto per nominare uno dei suoi video più belli, Gardyn. Ha avuto un tale successo che Showtime gli ha commissionato un video su una delle sue serie di punta, Dexter, come spot pubblicitario e ha lavorato anche per la Pixar. Ovviamente trattandosi per lo più di manipolazione elettronica e campionamento da film, viene accusato di ogni possibile “crimine”, dal concetto che la sua non sia musica vera e propria (mi pare una polemica sterile considerato che c’è musica e musica) al fatto che sia spocchioso (se non ti piace non lo segui, dico sempre io). Tuttavia, avendo ottimi contatti di lavoro e un sito personale di tutto rispetto, non credo  che si farà arrestare dalle critiche. Sia come sia, ritengo che il suo talento sia indubbio e che vada tenuto d’occhio.

  • La battaglia di Hoth ricostruita con il LEGO

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ezgQ9elUXZ0&w=480]

  • Corsi e ricorsi

    Ho interagito per lavoro con il sistema di messaggistica di Microsoft fin da Microsoft Mail e mi sono visto tutte le incarnazioni di Exchange, in parallelo con l’evoluzione degli MTA di *NIX.

    Dieci e oltre anni fa per aggiungere un account mail su *NIX il sistema più comune era uno script shell tipo useradd che prende come parametri una serie di dati utente. Il corrispettivo comando nel mondo Exchange era una serie di azioni WIMP non scriptabili con sistemi nativi.

    Il tempo è passato e adesso gli MTA e i server POP/IMAP si basano su database multipli per gestire gli utenti, quindi per aggiungere un account si può utilizzare sia un’interfaccia carattere sia un applicativo con interfaccia HTML o similare. Ci sono alcune interfacce amministrative, come quelle di prodotti come Plesk o CPanel, che consentono di modificare alcuni parametri degli MTA e dei server IMAP/POP, anche se i parametri più esotici restano sotto il tappeto e devono essere modificati editando il file di testo apposito.

    Exchange 2010 introduce una novità sostanziale rispetto ai predecessori, già anticipata dalla versione 2007. Con l’interfaccia grafica WIMP, infatti, si può accedere solamente ad una parte (a naso direi 1/3) delle caratteristiche e dei comandi di amministrazione, il resto è tutto command line di power shell. Benvenuti nel magico mondo dei SysAdmin che se devono fare una cosa anche due volte creano uno script per farla.

  • Ultimo giro – Parte 1

    Inizio della STS-133
    La Discovery al decollo per la STS-133

    Dopo una apparentemente interminabile serie di inconvenienti tecnici e conseguenti rinvii, finalmente la missione STS-133 è iniziata con il decollo della navetta spaziale Discovery, dopo un countdown vissuto con il fiato sospeso per via di un ultimo inaspettato problema al range safety risolto poi nell’hold a T-5 minuti.

    Salvo (improbabili) sorprese, questa sarà al terzultima missione prima della chiusura definitiva del programma Space Transportation System e l’ultimo volo della Discovery. A parte per questa nota storica, la missione registrerà alcuni importanti obiettivi.

    Prima di tutto, la navetta spaziale porterà in orbita il MPLM Leonardo, rinominato ora Permanent Multipurpose Module per via del fatto che, da contenitore multiuso da trasportare nello spazio e far rientrare a terra, diventerà d’ora in poi una parte permanente della ISS, ampliandone così la superficie e la capacità di stoccaggio. Ricordiamo che i MPLM sono moduli costruiti in Italia su commissione della NASA che li ha “pagati” scambiando con il nostro Paese una parte del tempo di ricerca nei laboratori della ISS originariamente assegnato agli Stati Uniti.
    Questi moduli hanno viaggiato per 12 volte nello spazio e, per l’appunto, uno di loro ora diventa parte integrante della stazione spaziale.  Leonardo ha subito alcune modifiche prima di poter essere spedito definitivamente nello spazio. Una modifica sostanziale è l’aggiunta della copertura isolante cannibalizzata dal Donatello (l’unico dei tre MPLM a non aver mai volato) e poi modificata – di nuovo in Italia – per offrire una protezione migliore contro i micro-meteoriti.
    Leonardo sarà agganciato al portello inferiore del modulo Unity.

    (altro…)

  • Windows 7 e 2008 Service Pack 1

    È uscito il Service Pack 1 per Windows 7 e Windows Server 2008.

    Se l’aggiornamento non viene rilevato tra quelli disponibili, si può forzare il controllo immediato con il comando wuauclt /detectnow mentre le installazioni che dipendono da in WSUS si comportano come stabilito dall’amministratore di rete.

    È disponibile la documentazione di Microsoft che descrive l’elenco delle patch incluse nel Service Pack, i principali cambiamenti e le guide per il deployment dell’aggiornamento.

    L’entità del download dipende da molti fattori; secondo la documentazione di Microsoft, Windows 7 dovrebbe scaricare 44 Mb; in questo momento ho un’installazione di Windows 7 che sta scaricando 61 Mb di Service Pack 1.

    In questo momento il Service Pack non si vede ancora nell’elenco degli aggiornamenti disponibili via WSUS.

    Aggiornamento 24/2 20:35 – Se si vuole bloccare temporaneamente l’installazione del service pack si può utilizzare l’apposito tool distribuito da Microsoft.