Quando devo andare a Milano per lavoro utilizzo preferibilmente il treno perché la linea suburbana da Pavia è quasi come una metropolitana e le carrozze sono climatizate.
Viaggiando occasionalmente non ho nessun abbonamento, ma compero il biglietto semplice online il giorno in cui lo utilizzo. Dal momento che Trenord, il gestore della linea suburbana, ha attivato un sito ho provato alcune volte a comperare il biglietto lì anziché dal sito di Trenitalia.
È un disastro.
Oggi ho inserito le mie credenziali sul sito di Trenord e il sistema mi ha annunciato che la password che avevo messo precedentemente non è abbastanza sicura e avrei dovuto cambiarla. Quindi la mia password era salvata in chiaro sui vostri sistemi?!?! Ovvio che è una password che uso solamente sul sito di Trenord, ma non è simpatico.
Metto la nuova password secondo le nuove regole per le quali Password1.
è più sicura di isfksdvmdfsofdgfekfdjndmaseiscemoflgkdfjgdfpsdjsdgo7732324
, ma contenti loro…
Mi viene presentato un modulo HTML con tutti i campi tipici di un’anagrafica cliente aziendale, molti dei quali obbligatori, incluso il codice fiscale, il numero di telefono e, ovviamente l’indirizzo completo. Mi chiedo cosa diavolo servano tutti quei dati per vendere due accidenti di biglietti da 3,90 l’uno per fare 40 diavolo di chilometri su un cavolo di treno; biglietti che si possono acquistare tranquillamente in forma anonima ai distributori in stazione.
Vabbé, compilo obtorto collo tutta la modulistica, nego il permesso di trasferimento a terzi dei dati e finalmente mi viene confermato l’aggiornamento del mio account. Che bello.
Mi dirigo lesto ad acquistare i biglietti: indico le stazioni, gli orari, specifico che si tratta di andata e ritorno, scelgo il treno di andata, aggiungo al carrello, avanti… e non mi fa selezionare il ritorno. Vabbé, seleziono la stazione di Milano, poi Pavia, seleziono l’orario di ritorno e aggiungo al carrello.
Visualizzo il carrello e scopro (non me n’ero accorto) che la procedura di aggiornamento del mio profilo mi aveva scollegato senza nemmeno dirmi “Uè, pirletta! Guarda che devi rifare login, neh!”.
Rifaccio mestamente il login con la nuova password a prova di sicurezza Trenord (non le registrate in chiaro, vero?!), scopro con gioia che il carrello contiene ancora i miei due biglietti e mi dirigo all’uscita.
Dove mi vengono chiesti i dati (nome, cognome, telefono) in tre campi bianchi non precompilati. Controllo: sono loggato con il mio utente, ma il sistema mi richiede i dati per personalizzare il biglietto. Signor webmaster di Trenord: si studi il tag INPUT e scoprirà l’esistenza del parametro VALUE che può essere popolato con il risultato di una SELECT. Non è difficile, è un esercizio che si fa fare a chi vuole imparare come funzionano le pagine collegate con i database.
Vabbé, ricompilo anche questi campi e mi dirigo alla cassa, dove accettano VISA e Mastercard. Metto il numero di una delle VISA e il sistema mi dice che è stato attivato l’OTP sulla mia carta e che devo rigenerare le password dal sito VISA.
MAVAFFANCULO A TUTTI QUANTI!!!
- www.trenitalia.com
- Tutti i treni, Pavia, Milano, Andata e ritorno, orari
- Seleziona + Continua sul’andata
- Seleziona + Continua sul ritorno
- Il browser compila login e password, il sistema mi riconosce e precompila i campi necessari
- Checkout, AMEX, transazione conclusa.
Non è difficile.
Piccolo suggerimento: se davvero volete vendere e tiare su dei soldi dovete facilitare il più possibile l’acquisto, non fare in modo che la gente si scoraggi.
Guardate Amazon, studiate per bene e tornate preparati.
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