Problema: recapitare una lettera.
Soluzione delle Poste Italiane: applicare il massimo della complicazione.
Ho trovato questo avviso di mancata giacenza nella mia casella postale (quella fisica):
Stavo per passare dall’ufficio postale quando mi sono fermato a leggere il papiro. Ho dovuto rileggerlo tre volte per crederci.
Posso chiamare entro tre “giorni solari” il numero verde per chiedere o che venga consegnato il giorno lavorativo successivo, oppure che venga lasciato all’ufficio postale dove dopo due giorni lavorativi (escluso il sabato) io posso passare a prenderlo. Perché lasciare la missiva lì dov’è richieda un giorno in più è un mistero.
Se non lo faccio, dopo cinque giorni lavorativi (escluso il sabato) dalla data dell’avviso posso ritirarlo comunque all’ufficio postale.
Siccome “cinque giorni lavorativi escluso il sabato” è di fatto una settimana, se non mi sbrigo a chiamare il call centre, posso ritirare la lettera presso un ufficio postale la settimana dopo la prima tentata consegna.
L’inutile complessità introdotta, che sarà probabilmente il frutto di una ragionata analisi a base di slide PowerPoint da parte di $grossa_societa_di_consulenza
, non si limita alla parte di recapito, ma probabilmente è estesa a tutta la filiera.
Se è affidabile, questo è il percorso che ha fatto la povera lettera secondo il sito delle Poste:
Non sono un fan della falsità si stava meglio quando si stava peggio, ma a me sembra che il nuovo sistema di giacenze e consegne sia peggiore di quello classico che se non eri a casa dal giorno dopo andavi a prendere la lettera all’ufficio postale.
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