Il RIPE ha iniziato a distribuire gli indirizzi dell’ultimo blocco /8 (16.777.216 indirizzi) IPv4 che ha ricevuto da IANA.
Le richieste giornaliere di IPv4 soddisfatte dal RIPE possono essere monitorate da tutti. In questo momento il RIPE assegna ai LIR solamente blocchi /22 (1.024 indirizzi) per volta.
Al momento di scrivere, il RIPE ha un serbatoio di 17,30 milioni di indirizzi; sono più dei 16 milioni di un /8 perché includono anche quelli appartenenti ai blocchi restituiti.
È ora di mettere da parte la pigrizia e iniziare a implementare il doppio stack IPv4/IPv6 sulle nuove installazioni. Quando questo blog ha cambiato casa a fine luglio si è dotato di un doppio stack e in questo momento i suoi indirizzi sono 78.47.70.164 e 2a01:4f8:d15:1c00::badd:ecaf (il primissimo IP che avevo assegnato era 2a01:4f8:d15:1c00::b16b:00b5).
Con IPv6 bisogna imparare tutto daccapo, la conoscenza di IPv4 che abbiamo accumulato diventerà pian piano storica, ma non per questo si può impedire che i nuovi utenti utilizzino la Rete. Sarebbe stupido, arrogante e autolesionista.
Finalmente ci potremo liberare di espedienti come i NAT, che servono solamente a complicare le cose. In questo campo ci sarà da combattere aspre battaglie contro chi pensa che il NAT sia un dispositivo di sicurezza: sarà dura, ve lo posso anticipare con relativa certezza.
Non sarà un passaggio a costo zero: a parte il tempo necessario per l’installazione, i test del doppio stack e per la formazione, bisognerà verificare che tutto quello che si utilizza in rete parli IPv6.
Se i sistemi operativi e le stampanti di marca sono già configurabili in IPv6, i veri problemi risiederanno nei software e nei dispositivi poco o mal supportati. Il dual stack permette di tenerli operativi in LAN per molto tempo, ma è fondamentale che ogni software o hardware acquisito da ora in avanti parli fluentemente IPv6 e che ogni costo di adattamento al protocollo ricada sul fornitore. Se state per acquistare un software, mettete nero su bianco questa clausola. Il dual stack significa anche avere due policy di sicurezza da manutenere e verificare.
A proposito, nelle vostre tabelle SQL a quanto sono dimensionati i campi che registrano gli indirizzi IP? (via BBC, Stefano Quintarelli)
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