Categoria: eBook

Per chi non vuole leggere sulla polpa di alberi morti

  • Lulu abbandona il DRM

    Il sito di auto pubblicazione di libri Lulu ha annunciato di aver abbandonato i DRM.

    Questo avviene dopo che Lulu aveva motivato l’utilizzo di quel tipo di tecnologia per poter assicurare successo agli autori.

    Lulu permetteva agli autori di utilizzare Adobe Digital Editions come sistema di DRM.

    Le prime reazioni di alcuni autori sono state negative, in quanto ritengono che i DRM servirebbero a tutelare il rispetto dei loro diritti. Niente di più falso.

    Innanzi tutto la protezione via DRM di un file ha un costo certo, che deve essere pagato o dall’acquirente come maggiore costo o dall’autore come minore guadagno, o una via di mezzo. L’unica che guadagna davvero in questo caso è Adobe.

    In seconda istanza c’è la presunzione che la protezione del DRM non sia scardinabile o lo sia solamente da hacker incalliti. Anche questo è assolutamente falso. Ci sono plugin per i gestori di eBook che rimuovono i DRM in un attimo.

    In sostanza il DRM è una bella favoletta che si raccontano editori e autori tra loro, credendo di vivere in un mondo in cui basta pagare una gabella ad Adobe per assicurarsi lauti incassi.

  • L’ultima copia cartacea di Newsweek

    Newsweek 31/12/2012L’ultima copia cartacea di Newsweek porta la data di oggi, 31/12/2012 ed è uscita all’inizio di questa settimana.

    Newsweek ha iniziato le sue pubblicazioni il 17 febbraio 1933.

    Per anni è stato uno dei due settimanali di attualità più letti d’America, assieme al Time. Io stesso sono stato abbonato a Newsweek per circa 20 anni, fino al 2010, quando ho deciso di non rinnovare per drastico cali di qualità. Negli ultimi due anni la rivista non ha certo brillato per qualità editoriale, specialmente secondo i rigidi standard americani.

    Newsweek sarà pubblicato solamente online, anche se secondo CNN il giornale ha in questo momento 1,2 milioni di abbonati alla versione cartacea e 27.000 a quella online.

    Da gennaio sarà disponibile sulle piattaforme mobili e su Kindle per entrare a pieno regime come pubblicazione digitale il mese successivo.

  • Il poliziotto grep

    A long time agoGib Van Ert ha scritto A long time ago – Growing up with and out of Star Wars e l’ha pubblicato come eBook su Amazon.

    Il libro descrive come il primo Star Wars, quello del 1977, abbia influenzato l’immaginario di un bambino che ora è diventato adulto. Potrebbe essere la storia di molti di noi.

    Il libro di Gib non è un romanzo, non racconta una storia inventata ambientata nell’universo di Star Wars, non utilizza i personaggi della saga per intrattenere i lettori.

    Il giorno di Natale Amazon ha fatto un brutto regalo a Gib perché gli ha comunicato che il suo libro è stato rimosso dal Kindle Store in quanto utilizza dei marchi registrati (Star Wars).

    È evidente a tutte le persone di buon senso che non c’è nessuna violazione. Inoltre Amazon ha agito in maniera autonoma, in quanto non c’è stata alcuna lamentela da parte del detentore dei diritti.

    Sicuramente nell’accordo di licenza per l’utilizzo del Kindle Store ci sarà scritto da qualche parte che Amazon può fare quello che ha fatto, ma questo tipo di comportamenti orwelliani devono far riflettere sull’opportunità di affidare la pubblicazione di libri a terzi che non rispondono alle nostre stesse leggi. (via Cory Doctorow)

    Aggiornamento del 27/12/2012L’eBook è ricomparso sul Kindle Store. Brittany Turner, un rappresentante delle pubbliche relazioni di Amazon, ha informato che il libro è tornato ad essere disponibile e non ha fornito altre spiegazioni.

  • Dobbiamo ancora chiamare eBook i PDF?

    Anni fa quando i libri elettronici erano ancora qualcosa riservato a pochi smanettoni ci andava bene di tutto: TXT, HTML, PDF…

    Adesso non possiamo più dire che non esistono standard per i libri elettronici: l’ePUB è un formato gratuito, aperto e ampiamente utilizzato, salvo eccezioni.

    Molti autori o società regalano eBook in formato PDF (ne ho appena scaricato uno). Non sono altro che documenti Word (nel mio caso Word 2007) esportati o “stampati” in PDF.

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  • Online la collezione di OMNI

    È online la raccolta completa dei numeri americani di OMNI.

    OMNI è stata una rivista probabilmente unica nel suo genere che ha visto l’apice della sua fama negli anni 80 del secolo scorso.

    Ogni numero conteneva racconti di fantascienza, articoli di scienza e illustrazione o fotografie di ispirazione fantastica. Dal 1979 al 1981 la rivista è stata curata da Ben Bova.

    Tra gli scrittori che hanno pubblicato racconti sulla rivista su possono citare Orson Scott Card, William Gibson, Harlan Ellison, William S. Burroughs e Stephen King; tra gli artisti, oltre a moltissimi giovani ed emergenti, H.R. Giger.

    La rivista è stata pubblicata anche in Italia a partire dal 1981 da Alberto Peruzzi, sebbene l’avventura nostrana sia stata ben più breve.

    Ora tutti i numeri sono disponibili gratuitamente in formato PDF: gli appassionati di fantascienza che non hanno mai sfogliato OMNI potrebbero dare un’occhiata a questa rivista storica. 

  • Iperlibro

    Iperlibro

    Fin da quando ne ho appreso i concetti teorici, non ho mai nascosto la mia passione per gli ipertesti.

    Sulla fine degli anni 80, l’unico motore un po’ ubiquo per ipertesti multimediali era HyperCard per MacOS, per cui esistevano degli stack (questo era il nome dei suoi file dati) con vari contenuti, inclusa una versione ipertestuale grafica della guida agli scrittori e registi di The Next Generation. La stessa Apple Italia nel 1990 distribuiva ai rivenditori uno stack dedicato alla gestione clienti, stampa garanzie, gestione magazzino ricambi, eccetera; il pacchetto si chiamava MSB (Managing The Service Business), era realizzato, se non ricordo male, dalla Prometheus di Milano ed uno dei suo sviluppatori mi odiava palesemente perché durante i corsi avevo insegnato agli altri vendor come hackerare MSB per gestire anche prodotti non-Apple. Ma sto divagando.

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  • Un’ulteriore idiozia dei DRM

    Molti illustri nomi della scienza e della letteratura hanno iniziato a studiare nella biblioteca paterna.

    Per qualche oscura ragione, in questo momento mi viene in mente solamente l’esempio del piccolo Giacomo che passava le ore sui libri del padre, il Conte Monaldo Leopardi.

    Io stesso sono cresciuto in una casa piena di libri acquistati dai miei genitori, che potevo liberamente sfogliare e leggere, alcuni dei quali sono in questo momento in casa mia.

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  • Pirateria? E-Book? La solita solfa…

    Sarà che ho una visione “limitata” del mondo, ma certe volte mi stupisco ancora davanti alle affermazioni di certi “benpensanti” italiani che fanno di tutto per dimostrare che il problema della pirateria non vogliono affrontarlo usando il cervello, e, soprattutto, tanta, ma tanta, umiltà.

    Marco Polillo, presidente dell’AIE (Associazione Italiana Editori), ha di recente dichiarato: “La pirateria sta mettendo a rischio il mercato nascente degli e-book in Italia, non possiamo non combatterla”. Che pensatona, complimenti.
    Soprattutto originale, visto che sostituendo la parola “e-book” con “musica” o “film” la stessa frase è stata pronunciata diverse volte, da diversi presidenti di diverse associazioni negli ultimi anni.

    Mi piacerebbe suggerire a questo signore di leggersi l’articolo “You Will Never Kill Piracy, and Piracy Will Never Kill You” che, nonostante sia diretto al mondo del cinema può tranquillamente essere “rigirato” verso il mondo degli e-book.
    E soprattutto in Italia.
    Già perchè nonostante i vari presidenti di queste associazioni non lo vogliano ammettere (anzi, lo neghino al grido di ‘ma noi abbiamo dei costi‘), più l’oggetto è “costoso” più è alta la probabilità che venga piratato. Esattamente come in Italia dove il prezzo di un e-book è di poco inferiore al prezzo del libro cartaceo. Se negli Usa i prezzi delle ultime uscite raggiunge raramente i 4$, in Italia è raro trovare le novità a meno di 8€.
    Sono certo che gli “editori” (poverini) sono pronti a dare la colpa al fatto che gli e-book, in Italia (così come mi ha spiegato, qualche settimana fa uno di loro), sono considerati come “software” e quindi non hanno lo stesso regime IVA applicato al mondo dell’editoria.
    Ma non mi pare abbia mai visto nessuno combattere affinchè questo cambi.
    Anzi, a loro fa solo comodo.

     

     

  • Non ti pubblicano? Fottitene. Ci sono gli eBook.

    Fa sempre piacere leggere di vicende che dimostrano che anche nel mondo (anche se forse sarebbe più appropriato il termine ‘casta’) dell’editoria qualcosa di positivo sta accadendo.

    La storia, raccontata piuttosto bene da questo articolo del Guardian,  è quella di Amanda Hocking che sin da piccola voleva diventare scrittrice.:17 romanzi scritti e tutti puntualmente rifiutati da diverse case editrici.
    E così ha deciso di pubblicarlo lei stessa, prima per Kindle, tramite il sito di Amazon e con un lavo ro di un paio d’ore di formattazione, come suggeritole da un blog, è riuscita a renderlo disponibile su altri market:

    Il risultato? In soli sei mesi aveva venduto oltre 150 mila copie e in quasi due anni un milione e mezzo, incassando, pare, oltre 2 milioni e mezzo di dollari.
    E ora, ovviamente, gli “editori” si sono accorti di lei.

    La speranza è che storie come quella di Amanda possano accadere con sempre maggior frequenza, togliendo potere ad un mondo che, come quello delle case discografiche, aiuta molto raramente i “piccoli”…

     

     

  • Vi avevamo avvertiti…

    La gente inizia a portarsi in vacanza gli ebook acquistati a Natale e iniziano i casini, ampiamente preannunciati.

    Da un lato è giusto che, finalmente, i non-tecnici inizino a bruciarsi in prima persona con l’idiozia del DRM. Dall’altro lato, se avessero prestato attenzione più ai tecnici che ai roboanti annunci pubblicitari e ai PR che tentano di screditare chi parla male di DRM forse si sarebbero risparmiati qualche incazzatura.

    Avete lo stesso modello di eBook reader del vostro vicino di ombrellone e voi, che avete pagato un libro elettronico non potete nemmeno trasferirlo sul reader di un amico, mentre il vicino di ombrellone, che ha una copia pirata, lo legge sull’eBook, sul telefono, sul PC e sul portatile? Magia del DRM, che concede più libertà ai malfattori che agli onesti! Pensateci due volte la prossima volta che acquistate un contenuto protetto da DRM, sia esso un libro, una canzone o una APP.

    Arrivederci a quando andranno giù i server che gestiscono i DRM. :->

  • Un vero geek fa un annuncio devastante

    Presumo che il vostro geek interiore, come quello di quasi tutti i geek, sia ispirato o sia stato ispirato da altri geek, più geek di voi, o che erano geek prima di voi.

    Tra le figure leggendarie del geekdom, un posto di rilievo spetta senza dubbio a Donald Knuth [genuflessione]. (altro…)

  • Strategic Cyber Security

    Strategic Cyber Security è il titolo di un libro elettronico gratuito di Kenneth Geers.

    L’autore, membro del Naval Criminal Investigative Service (NCIS), è assegnato al Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence (CCDCOE) della NATO a Tallin, Estonia.

    Il libro sostiene la tesi che la sicurezza informatica si stia trasformando da un mero problema di sicurezza ad una questione strategica.

    L’opera può essere scaricata gratuitamente e senza registrazione in formato PDF o ePUB. (via Mikko Hypponen)