Categoria: Internet

  • Postfix: forzare il dialogo cifrato fra due MTA

    È possibile forzare il dialogo cifrato TLS tra due server di posta elettronica (MTA).

    Di seguito viene spiegato come farlo con Postfix

    È fondamentale una certa padronanza con Postfix, che viene data per scontata dalla procedura descritta di seguito.

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  • La chiave di volta della sicurezza HTTPS

    Molti siti popolari stanno passando per default alle comunicazioni via HTTPS.

    operazione banale

    Passare in HTTPS non risolve ogni problema di sicurezza sia perché è un protocollo soggetto ad attacchi (qui e qui) sia perché esiste comunque un single point of failure.

    La chiave privata.

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  • Userei una password complessa, ma…

    CartaSIsiamogeek.comcarattere speciale avevo messo nella password, ma posso assicurare che quel carattere speciale;DROP DATABASE;--il Baiocchi [NSFW]

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  • HTTPS: come funziona?

    Abbastanza bene, ma non è una bacchetta magica.

    Prima di spiegare HTTPS è necessario spiegare cosa sia la Public Key Infrastructure (PKI) e prima ancora la crittografia asimmetrica, il vero mattone con cui è costruito tutto quanto: se qualcuno scoprisse come crackare velocemente una cifratura asimmetrica verrebbe giù tutto o peggio.

    I sistemi di crittografia più noti sono simmetrici, ovvero quelli che richiedono una chiave, la stessa, per cifrare e decifrare un testo: dal cifrario di Cesare a Enigma era questo il modo di nascondere le informazioni fino a qualche decennio fa.

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  • Wikipedia passa in HTTPS

    wikihttpsA partire da oggi Wikipedia utilizza HTTPS per il login degli utenti e mantiene il protocollo crittografato per il resto degli accessi al sito.

    Questa decisione, già parte del percorso di tutela della sicurezza, è stata anticipata alla luce dei recenti eventi legati alle rivelazioni di Edward Snowden secondo le quali Wikipedia sarebbe stata uno dei metodi per tracciare le persone poste sotto sorveglianza.

    Per il momento HTTPS non viene attivato sulle versioni di Wikipedia di Paesi che scoraggiano o vietano quel protocollo: cinese (zh.*), fārsì (fa.*), gilaki (glk.*), curdo (ku.*), mazanderani (mzn.*) e soranîman-in-the-middle per poter analizzare le pagine visitate e confrontarle con le policy impostate. [via Wikimedia Meta]

  • Restano i punti nei nomi a dominio

    ICANN ha deciso che per ora i cosiddetti dotless domain names sono vietati.

    dotless domain names (strano che nessuno abbia ancora iniziato a chiamarli DDN) sono quei nomi a dominio che non contengono alcun punto separatore, ad esempio http://pippo

    La proposta era stata avanzata da Google per poter avere un nome a dominio search in modo tale che gli utenti potessero scrivere http://search per accedere alle funzioni di ricerca.

    Per esperienza diretta posso dire che, almeno fino a qualche anno fa, Microsoft USA (non so se valeva per il resto del mondo) al suo interno utilizzava dei dotless domain namesdotless domain names sostenute da una ricerca commissionata da ICANN [PDF]. Il rischio che ci sia sovrapposizione tra qualche nome a dominio senza punto (magari creato ad arte) e dei server nelle intranet aziendali è molto elevato al punto tale da non giustificare il via libera di ICANN.

    Purtroppo i rischi di sicurezza non sono legati solamente ai dotless domain names perché ICANN ha approvato da poco i primi gTLD, che, per giunta, non sono scritti in alfabeto latino:

    • .شبكة (Web in arabo)
    • .游戏 (Gioco in cinese)
    • .онлайн (Online in russo)
    • .сайт (Sito Web in russo)
  • Anche una MicroRisposta va bene

    Twitter-Helpkiller application ovvero Twittertweethashtag sono talmente ubiqui che strumenti di terze parti si sono adeguati fin da subito al loro utilizzo (Instagram) mentre altri hanno ceduto dopo anni (Facebook(altro…)

  • PuTTY 0.63

    puttyÈ stata rilasciata la versione 0.63 di PuTTY

  • Tiny Tiny RSS

    tiny tiny rssQuando a metà di marzo Google aveva annunciato la chiusura del suo reader onlinemio reader basato su SimplePie, che faceva il suo onesto lavoro. Ultimamente stavo provando Feedly, ma ieri ha annunciato che ci sarebbero state due versioni: una gratuita e una a pagamento, la qual cosa mi ha convinto a tornare sui miei passi.

    Dietro segnalazione di Luigi ho provato Tiny Tiny RSSinstallazione è abbastanza semplice e ben documentata: una volta copiati i file nella directory desiderata e creato il database, il tutto avviene via interfaccia web.

    Le opzioni disponibili sono molte e permettono una personalizzazione notevole. Il programma permette di importare un file OPML, chi viene da Feedly può scaricarlo quiaggiornamento dei feed

  • Associare il profilo Google+ di un autore ad un articolo di WordPress

    • un account Google+
    • un blog gestito da WordPress
    • la possibilità di installare plugin

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  • Bambini, andate a giocare altrove!

    bandwidth throttling a me vanno bene tutte. È più un problema commerciale del cliente che altro.

    Il /29 che è stato assegnato probabilmente faceva parte di un vecchio blocco pubblico ad assegnamento dinamico che è stato riciclato perché due o tre mail server rifiutano di ricevere la posta dal mail server aziendale dietro la nuova connessione.

    Dal momento che sono abituato a questo comportamento, avevo lasciato come al solito Postfix con il soft bounce attivo in modo tale da poter intervenire guardando la coda della posta in uscita reindirizzando a botte di transport

    while talking to smtp.aliceposta.it.:
    >>> MAIL From:<xxx@xxx.it> SIZE=63750 BODY=7BIT
    <<< 550 mail not accepted from blacklisted IP address [91.80.36.102]
    <<< 554 5.0.0 Service unavailable

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