Pubblicità… regresso


PIù del 100% di fruttaQualche giorno fa ho incrociato su facebook questa foto e, trovandola esilarante, ho pensato bene di condividerla immediatamente.
Sono però rimasto colpito da alcuni commenti che cercavano di “trovare una “giustificazione” a questa immane castroneria “markettara” e, in modo particolare, dal tentativo di paragonarla alle tipiche bugie che caratterizzano il mondo della pubblicità.

Che la pubblicità tenda spesso a manipolare la verità, cerando di disegnarne una che sia più interessante ed accattivante è un dato di fatto. In molti casi la cosa non è fastidiosa ed è quasi capibile (come nel caso dell’arrotondamento delle cilindrate di auto e moto, npa) in altri le bugie possono arrivare a celare o modificare informazioni fondamentali sino ad arrivare a generare dei veri e propri casi, che possono prendere anche direzioni giudiziarie.

Ma questa foto non è solo una bugia, è qualcosa di molto più grave… affermare che una marmellata contenga “più del 100% di fruttaè insultare la matematica, la logica… non è una “possibile” manipolazione della realtà, ma è un tentativo di far passare un messaggio di superiorità… e accettare che questo sia “solo pubblicità” è come accettare l’esistenza delle scie chimiche o delle altre bufale che ultimamente vengono promosse con una facilità impressionante.

Forse sarò troppo pragmatico, ma pensare che ci sia gente che, meravigliandosi, comperi questo prodotto per quel motivo, mi fa veramnente pensare male delle persone.

 

 

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20 risposte a “Pubblicità… regresso”

  1. Una nota marca di aranciata, qualche tempo fa, aveva fatto imprimere sulle lattine la dicitura, in caratteri cubitali: 30% di succo di arancia. E, in caratteri minuscoli, sotto: in più rispetto alle altre aranciate. Qualcuno deve aver fatto notare la gabola a chi di dovere, perché le lattine ora in commercio riportano un più veritiero 15% di succo…

  2. Deh, la mia Fiat Punto 1.9 JTD HLX in verita’ ha un motore 1910, per cui l’arrotondamento l’ho avuto per difetto.

  3. In un paese in cui moltissima gente si lamenta di non capir nulla di matematica non è sorprendente vedere assurdità del genere. Io non prenderei un prodotto del genere ma chissà quanti credono che ci sia chissà quanta frutta dentro e lo comprano!

  4. Ad onor del vero per le marmellate questo può essere vero in un certo senso, in quanto può essere usata più frutta come peso all’origine; con la cottura parte dell’acqua evapora ed il composto si riduce. Dipende tutto dalla ricetta e dal modo in cui viene preparata. Ecco che ad esempio per fare 100g di marmellata occorrono 115g di frutta; da qui il fatto che ci sia “più del 100% di frutta”. “Matematicamente” forse è strano, ma dal punto di vista dei “pesi” delle materie prime diciamo di no

    • Nah, io questa al pubblicitario non gliela faccio passare 🙂 Il motivo e’ che se stai parlando di una percentuale sulla confezione di un prodotto e’ implicito che ti riferisci al prodotto stesso o a qualcosa conenuta nel prdotto all’interno della confezione e non alla materia prima originaria, anche se hanno specificato “frutta”. Altrimenti per il formaggio troveremmo cose divertenti tipo “contiene piu’ del 1500% di latte”.

  5. Per me non è da considerarsi una pubblicità. Quello che c’è scritto sull’etichetta di un prodotto non dovrebbe essere uno spot pubblicitario. Già ci sono le immagini che sono ingannevoli (ad es. sulle confezioni delle merendine vengono riportare immagini dei dolcetti che sembrano opere d’arte). Le etichette, o comunque le scritte presenti sui contenitori, dovrebbero riportare il reale contenuto. Questa è da considerarsi TRUFFA

    • Sono d’accordo, siamo troppo abituati a tollerare bugie, omissioni, giochi di parole e trucchetti vari di politici, giornalisti, titolisti, pubblicitari e venditori da strapazzo vari da cui siamo circondati, bisogna dire basta. A partire dalle piccole cose.

  6. Tempo fa avevo letto velocemente un articolo che riportava che un motore riusciva ad avere il rendimento maggiore del 100%, mi sembra che recuperava pure il calore prodotto dai fumi..
    Non era di un’automobile. Se lo ritrovo ve lo linko..

    • Fa il paio con la marmellata quel 100% 🙂
      Il rendimento e’ il rapporto tra l’energia fornita ad un motore e il lavoro meccanico che ottieni. Se ricicli l’energia dello scarico non superi il 100% perche’ e’ energia che produci gia’ con il motore.

      Senza contare che se superi il 100% di rendimento vieni arrestato per violazione della prima legge della termodinamica 🙂 🙂 🙂

      • Gli unici motori che potevano andare al 109% erano quelli dello Space Shuttle ma anche li c’era il trucco… 🙂

      • 1 – Si tratta evidentemente di una marmellata transdimensionale: la frutta eccedente il 100% giunge al barattolo, in forma di plasma, attraverso un ponte di Einstein-Rosen in un punto di crisi di Deutsch.
        Oppure
        2 – il pubblicitario è un pirla (pardon: è mathematically challenged)!
        Quali di queste due risposte è corretta? 🙂

  7. …oppure i barattoli sono dei piccoli TARDIS. Da un barattolino piccolo scavi 5 litri di marmellata. 🙂

  8. Il 100% deriva dal fatto che nelle marmellate se per fare 100g di marmellata si usano 50 grammi di frutta si puo’ scrivere 50% di frutta cio’ deriva che se compri una marmellata del genere per fare 100g di marmellata ci sono voluti più di 100g di frutta… Per chi fa le marmellate in casa non suona nuovo. (certo che non li puo’ contenere…) la lacuna deriva dal fatto che per legge non si sa come fare un calcolo della frutta che ci sta dal momento che si mettono altri prodotti e si toglie acqua… Ora prendendo sotto mano una marmellata con 90% di frutta mi accorgo che… si potrebbe fare tranquillamente con il 150% per cento di frutta e che in genere con tale conteggio una marmellata per essere di frutta dovrebbe avere 200 g di frutta (come la si fa in casa) utilizzata per 100 g di prodotto.
    Come notate c’è differenza di costo per il produttore di 4 volte superiore, se questo divario fosse proposto al consumatore i produttori di qualità andrebbero fuori mercato, questo deve far riflettere. Si fa notare come la legislazione lascia intendere che una marmellata fatta con l’utilizzo superiore di 45 g di frutta per 100 g di prodotto puo’ fregiarsi del titolo extra…
    Concludendo una marmellata 100% frutta dovrebbe essere composta da un unico ingrediente (o più frutti) ma non è cosi’. Per tanto più il frutto è acquoso più la percentuale di frutta espressa corrisponde ad un valore più basso di quello efficace.

    • Stiamo parlando di grammi o di percentuale? Sono due cose molto differenti.
      Ma capisco che per l’ignoranza dei pubblicitari questo sia una cosa di poco conto. Ma per le persone con cervello no, sono due informazioni differenti.

      E no, il prodotto non può “fregiarsi del titolo extra”. E’ solo una mera presa per il culo.

      K.

      • Adesso mi sento ancora di più confuso: extra che vuole dire? L’ho visto delle volte ma non so che significhi, credevo facesse parte del nome (tipo Panda 1000 Super, Iphone 5 Deluxe, ecc…) insomma per dire “da ricco”.

        Non capisco neppure io: l’etichetta dice “più del 100% di frutta”. Non dice “rapporto marmellataprodotta/fruttautilizzata maggiore di 100”. Allora avrei capito.
        Dice proprio più del 100% di frutta.
        Dario Bressanini a volte parla delle etichette e di come leggerle capendone il contenuto!

  9. Secondo me e` come quel supermercato che si chiama “triscount” per dire che e` meglio del discount…

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