• Passare a Rocky Linux

    Non è più una novità che RedHat abbia deciso di fatto di trasformare CentOS in una sorta di Fedora, ovvero una distribuzione in cui vengono testati i pacchetti prima di passarli in produzione.

    Gregory Kurtzer, fondatore del progetto CentOS, ha deciso quindi di rifondare un progetto analogo con alcune modifiche derivate dalle lezioni imparate dagli errori commessi con CentOS.

    Ed ecco che è nato Rocky Linux.

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  • «Imparate da Amazon!»

    Questa è la frase che ripeto spesso se devo commentare un sito di commercio elettronico oppure se mi viene richiesto come organizzare un sito simile.

    Spesso le reazioni sono tipo «Eh, ma loro sono grossi…» oppure le solite idiozie no-global, anti-bigcorp eccetera.

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  • La funzione “password dimenticata” è il male.

    Una delle funzioni meno sicure di qualsiasi sito internet è quella di recupero password, e già questo dovrebbe fare sì che una simile funzione non esista; inoltre essa nasconde altre inside non ovvie…

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  • Riflessioni su OVH SBG2

    Si stanno raffreddando le ceneri del fu datacentre SBG2 di OVH a Strasburgo ed è il momento di fare delle riflessioni.

    È già successo che un datacentre di servizi cloud andasse offline, ma è probabilmente la prima volta che in Europa succede qualcosa di così grave, in quanto in questo caso l’offline è drasticamente definitivo.

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  • Servizi online: 2000 vs. 2020

    Questo articolo è dedicato a chi non si occupa in maniera professionale dei temi trattati, alcune parti tecniche sono, pertanto, generiche e tecnicamente poco precise.

    Voglio qui spiegare in modo, spero, semplice cos’è cambiato per quasi tutti in questi venti anni di servizi esposti a Internet in tema di infrastruttura, ovvero quello che, generalmente, gli utenti non vedono.

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  • Configurazione Windows Terminal

    Windows Terminal è una versione modernizzata dell’interfaccia a riga di comando di Windows. Come spesso accade, Microsoft è arrivata buona ultima nella inclusione di un terminale moderno e versatile per il suo sistema operativo, ma le si deve dare atto di averci messo impegno. Lo ha fatto con un progetto open-source, il che è già un buon inizio, e con un buon coinvolgimento della comunità.
    Il repository del progetto sitrova su GitHub mentre il blog per tenersi aggiornati sulle novità è nella area DevBlog .

    In questo articolo vorrei condividere alcuni piccoli dettagli che possono aiutare a rendere produttivo il lavoro con questo strumento, dettagli da aggiungersi a questo utile post.

    La configurazione del terminale si esegue tramite l’apposito file JSON accessibile dal menu con la freccia in basso. Si può ovviamente usare qualsiasi editor di testo per modificarlo, anche se è preferibile usarne uno con la sintassi evidenziata per semplificare la digitazione.
    Il file non si adegua esattamente allo standard JSON in quanto quest’ultimo non prevede i commenti, mentre il file di configurazione di WT, invece, li include usando //: questo genera alcuni errori in un editor che verifica la sintassi JSON. L’utente deve ricordarsi di ingorarli.

    // To view the default settings, hold "alt" while clicking on the "Settings" button.
    // For documentation on these settings, see: https://aka.ms/terminal-documentation
    
    {
      "$schema": "https://aka.ms/terminal-profiles-schema",
    
      "defaultProfile": "{GUID}",
    
      "profiles":
      {
          "defaults":
          {
              // Put settings here that you want to apply to all profiles
          },
        "list": [
    

    Il codice qui sopra è la prima parte della configurazione standard. All’interno dell’array “list” vengono elencati le voci di ognuna delle finestre che possono essere aperte in WT.

    Per aggiungere una nuova voce, prima di tutto bisogna assegnarle un identificatore univoco nella forma di un GUID.
    Ci sono vari modi per generarne uno: tramite una semplice ricerca si possono trovare diversi siti internet, inoltre si può generare tramite PowerShell con il comando

    [guid]::NewGuid()

    In sistemi LInux si può usare la utility uuidgen che fa parte del pacchetto uuid-runtime.
    Una volta ottenuto l’identificativo, si può procedere a creare le proprie sezioni personalizzate.

    Una cosa che io trovo molto comoda è la possibilità di avviare il “vecchio” interprete dei comandi, però con la opzione di auto completamento dei nomi di file e directory.
    Ho aggiunto quindi una sezione così

          {
            // Make changes here to the cmd.exe profile
            "guid": "{GUID}",
            "name": "cmd /f:on",
            "commandline": "cmd.exe /f:on",
            "hidden": false
          },

    Per qualche ragione il normale comando che si può digitare in “Run” di Windows non funziona ed è necessario aggiungere l’estensione .exe

    Un altro uso interessante è quello di lanciare lo stesso interprete, però con privilegi elevati:

          {
            // Make changes here to the cmd.exe profile
            "guid": "{GUID}",
            "name": "cmd runas admin",
            "commandline": "runas /user:administrator \u0022cmd.exe /f:on\u0022",
            "hidden": false
          },

    In questo caso è importante notare che il segno degli apici deve essere sostituito dal suo codice per essere incluso nel valore del parametro.

    Windows 10 include anche un client per SSH, di conseguenza una interessante possibilità è includere un terminale verso un server remoto Linux, per esempio, direttamente in WT

          {
            // SSH local linux machine
            "guid": "{GUID}",
            "name": "SSH server Linux",
            "icon": "https://www8.hp.com/it/it/images/i/hpi/header-footer/caas-hf-v3.2/hpi-favicon.ico",
            "commandline": "ssh user@server",
            "hidden": false
          },

    In questo esempio vediamo un’altra interessante personalizzazione ovvero l’uso di una icona non necessariamente in un file locale. Per identificare visivamente questo server, ho usato l’icona del produttore: per evitare di salvare immagini localmente e mantenerle in caso di cambio di macchina, è possibile referenziare icone direttamente da internet.

    WT è sicuramente un prodotto ancora acerbo è ha ampio spazio di crescita, tuttavia si tratta di uno strumento versatile per l’utilizzatore di Windows che permette di mantenere ordinate connessioni eterogenee all’interno dello stesso tool.

  • Bluetooth UUID 0xfd6f Scanner

    Titolo oscuro per descrivere uno scanner che individua quante persone attorno a voi hanno installato un software di contact tracing per COVID-19

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  • CentOS 8: espandere il file system root

    In un ambiente virtuale capita ogni tanto di dover espandere il file system di un host. Con le versioni recenti di Windows Server l’operazione è quasi banale, con Linux molte guide che spesso compaiono per prime nei motori di ricerca suggeriscono sistemi molto macchinosi che passano dal boot della VM con l’ISO della distribuzione.

    Di seguito viene descritto come ampliare una partizione di una VM CentOS 8 installata con i deafult.

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  • La password è salvata in chiaro? Semplice test.

    In poche parole, per capire se qualcuno salva la vostra password in chiaro usate questa password:

    X5O!P%@AP[4\PZX54(P^)7CC)7}$EICAR-STANDARD-ANTIVIRUS-TEST-FILE!$H+H*

    Spiegazione
  • Server HPE: caveat emptor

    Quando un cliente mi chiede «il server HP o Dell?» la mia risposta abituale è «le CPU sono Intel, le memorie Kingston, le schede di rete Intel o Broadcom, i dischi Samsung, Seagate, WD o altri, la vera differenza sta nella targhetta con il nome»

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  • Configurare gli switch con SQL

    Può capitare di dover configurare una serie di switch con descrizioni e vLAN partendo da un documento strutturato (foglio elettronico o altro) fornito da chi ha steso i cavi.

    L’idea è di generare lo script di configurazione degli switch partendo dai dati strutturati e facendo il meno lavoro ripetitivo possibile.

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  • A lezione di disinformazione /4

    Quarta parte (link alla 1, 2, 3) del piccolo viaggio nel fantastico mondo della disinformazione, nato dalla lettura di un allucinante post su Facebook condiviso da un mio contatto qualche giorno fa e originato da un vorrei-ma-non-posso guru della disinformazione in ambito scientifico.
    Quante cose vi vengono nascoste dai brutti e cattivi mostri de “la scienza”? Voi non potete nemmeno immaginare quanta informazione ci viene negata da “BigPharma”? Ma per fortuna ci sono gli espertoni, dei veri e propri Davide, che ci svelano la verità sconfiggendo il gigante Golia.

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