Vi serve un’informazione, la cercate sul vostro motore di ricerca preferito, trovate il sito che vi sembra quello giusto, cliccate il link e quello che succede è troppo spesso questo.
Completo (si, lo ammetto, con un po’ di ritardo) questo piccolo percorso (qui le lezioni uno, due, tre e quattro) per cercare di imparare a fare disinformazione da quelli che lo fanno di professione. Tutto era iniziato partendo da un post, assolutamente allucinante, che un mio (ex) contatto aveva condiviso durante il primo lockdown. L’ispirazione per quest’ultima lezione nasce a seguito di un post di un mio amico dove si parlava di “odio” e di come tutti dovremmo pensare un po’ di più a come i nostri scritti e le nostre parole sui social (che siano Facebook, Instagram, Twitter, ecc.) possano essere interpretate dagli altri. Ed era proprio dell’odio e dei nemici l’argomento che mi sarebbe piaciuto analizzare.
Al momento della prima redazione di questo articolo l’ultima versione di Firefox è la 91, e di Chrome la 92; si avvicina per entrambi la 100.
A livello di interi tra 99 e 100 c’è solamente la differenza di un’unità e 100 non è un numero tondo in binario o esadecimale, quindi potrebbe importare poco.
Ma a livello di stringa si aumenta di un carattere e qualcuno potrebbe non avere previsto la cosa.
Spesso abbiamo a che fare con informazioni relative alle frequenze elettromagnetiche, che siano trasmissioni radio, Wi-Fi, Bluetooth, frequenze della rete mobile, laser…
È possibile avere uno schema dell’utilizzo delle varie frequenze delle onde elettromagnetiche?
Prendete un intero positivo, se è pari dimezzatelo, se è dispari moltiplicatelo per 3 e aggiungete 1.
Un gioco semplice, secondo la congettura di Collatz qualsiasi sia l’intero positivo alla fine otterrete 1. Se si applica quanto sopra a 1, si finisce in un loop 1, 4, 2, 1.
Ma è una congettura perché nessuno è ancora stato in grado di provarla.
Il registry di Windows, introdotto nella versione 3.1, è un database gerarchico che ha (in parte) sostituito ed espanso i file .INI per la configurazione del sistema operativo e degli applicativi. I programmi di Windows possono scegliere se usare o no il registry, non è detto che tutti lo facciano.
Il programma più utilizzato per analizzare e modificare il registry è RegEdit di Microsoft, fornito assieme a Windows, ma ha delle limitazioni.