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La motorizzazione civile e la comunicazione
C’era una volta un povero informatico che, molto attento, alla data di scandenza della propria patente ha provveduto ad effettuare la visita medica e le pratiche necessarie per il rinnovo in un pomeriggio di fine Ottobre 2005.
Dopo qualche mese, non avendo mai ricevuto il famoso adesivino (solo in Italia potevano pensare ad una simile idiozia, nda), avevo telefonato alla Motorizzazione Civile che mi aveva detto che si trattava certamente di un ritardo delle Poste Italiane e che potevo tenere il certificato rilasciatomi durante l’esame sino a quando lo avessi ricevuto.
Gli anni passano, l’adesivino non arriva ma, a dire il vero, la cosa mi passa anche di mente. Le poche volte che sono stato fermato causa posti di blocco, semplice controlli o per l’unica multa presa per guida senza auricolare (ma non mi hanno mai tolto i punti, evvai, nda) quel foglio che tenevo nel mio portafoglio era sempre andato bene soddisfacendo le richieste della forza dell’ordine di turno che me lo chiedeva. (altro…) -
La voce della libertà
Nella Romania di Ceaușescu la distribuzione dei film era rigidamente controllata dal regime.
I film occidentali (o imperialisti, per usare la terminologia dell’epoca) venivano bloccati o comunque massicciamente tagliati per non mostrare banchetti, piscine o altri segni del lusso.
Ciononostante, c’era un mercato nero di film in VHS doppiati clandestinamente in romeno. Irina Margareta Nistor è stata la persona che, con la protezione del suo capo, ha doppiato più di tremila film occidentali per i suoi compatrioti. Molti Romeni conoscevano la sua voce, ma in pochissimi sapevano a chi apparteneva.
Questo video del New York Times racconta la storia di Irina. Vale davvero la pena di vederlo per capire com’era la vita qualche decennio fa in un posto non molto lontano dall’Italia; è tutto sottotitolato in inglese.
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Un altro viaggio nel #Cosmos
https://www.youtube.com/watch?v=kBTd9–9VMI
Molti di voi si ricorderanno l’originale programma Cosmos presentato da Carl Sagan nel 1980. Si tratta di una serie che in 13 episodi copre un’ampia gamma di argomenti scientifici, tra cui l’origine della vita e il nostro ruolo nell’Universo.
E’ stato trasmesso in 60 paesi e visto da un pubblico stimato in 500 milioni di persone e ha ispirato anche il libro omonimo.Forse non tutti sapete però che la serie sta per avere un seguito. Dopo diversi tentativi, infatti, la terza moglie di Sagan, Ann Druyan (che è stata anche coautrice dell’originale Cosmos), è riuscita nell’intento di riavviare lo show grazie all’aiuto dell’astrofisico Neil deGrasse Tyson e alla sostanziale mediazione di Seth MacFarlane.
deGrasse Tyson è un grande comunicatore scientifico molto noto al grande pubblico soprattutto grazie ai suoi libri e alle sue numerose apparizioni pubbliche.
Erediterà il ruolo che fu di Sagan e sarà il presentatore della nuova versione, potete leggere una sua intervista su Popular Science.Seth MacFarlane è forse più noto per le sue serie TV a cartoni animati, ma è anche una persona appassionata alla scienza e alla fantascienza. Ha donato propri risparmi per la fondazione de The Seth MacFarlane Collection alla Libreria del Congresso per conservare gli scritti di Carl Sagan e della moglie Ann Druyan. Il suo contributo è stato fondamentale per convincere i dirigenti della FOX a impegnarsi in questo progetto televisivo.
Il regista (e uno dei produttori esecutivi) sarà una vecchia conoscenza dei lettori trekker: Brannon Braga.
Seppur con alterne fortune, Braga ha partecipato come scrittore, produttore o regista di numerosi film e serie TV, fra cui tre delle quattro serie dello Star Trek moderno, 24, Terra Nova e l’ottimo – ma sfortunato – Threshold.Lo show debutterà il prossimo 9 marzo su Fox, con una replica il giorno successivo su National Geographic Channel.
Incredibilmente, la serie arriverà in contemporanea anche nel nostro Paese: partirà infatti il 16 marzo su National Geographic Channel Italia. -
Theremin
Theremin è una parola che per ciascuno o non ha significato oppure risveglia il retrogeek che c’è in noi.
Lev Sergeyevich Termen (Ле́в Серге́евич Терме́н) ha brevettato questo strumento nel 1928, ma sono state le colonne sonore (una per tutte: Ultimatum alla Terra) e i gruppi rock psichedelici a renderlo famoso in occidente.
Ci sono molte varianti del progetto originale, tra cui il matryomin, ovvero un theremin a forma di matrioska con cui è stato suonato anche l’Inno alla Gioia della nona sinfonia di Beethoven (video in cui, nonostante il titolo del pezzo, nessuno si permette di sorridere).
Grazie a Luke Phillips adesso è possibile suonare online un theremin utilizzando il proprio mouse (o similare); è consigliato Chrome o Safari.
Inutile dire che la pagina ha riscosso molto successo; Luke sta lavorando ad una versione offline e alla possibilità di registrare i pezzi suonati. Gli alieni stanno arrivando!
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Il riciclaggio infinito
Qualche giorno addietro vi avevo parlato della Cascata dei catorci, oggi voglio stupirvi con un esempio ancora piu` demente di cattiva gestione aziendale, ovvero il “riciclaggio infinito” (dei catorci, ovviamente).
Quando un PC e` troppo vecchio oppure e` guasto viene necessariamente dismesso. Se l’azienda (mal gestita) ha ancora i soldi per comperare un PC nuovo al titolare si mette in moto la cascata dei catorci. Ma se l’azienda e` veramente in ristrettezze economiche, o se il capo ha cambiato PC giusto la settimana scorsa e non ha senso che ne comperi uno nuovo anche oggi, che succede?
In una azienda gestita decentemente si comprerebbe un nuovo PC adeguato al lavoro richiesto, ne` sovradimensionato ne` sottodimensionato, e si butterebbe in discarica il vecchio PC rotto.
In una azienda disfunzionale invece il capo entra in sala macchine, la quale incidentalmente e` anche adibita a discarica dei vecchi PC guasti o non piu` adeguati (l’ho detto che e` una azienda disfunzionale, vero?), e vedendo che ci sono cataste di vecchi PC ammucchiati contro il muro, chiede al sistemista una cosa che a lui sembra assolutamente naturale:
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La cascata dei catorci
Oggi voglio parlarvi di una pratica aberrante, che io definisco “la cascata dei catorci”.
Quando un computer di qualche impiegato si rompe o e` troppo lento per le sue necessita`, anziche` comperare un computer nuovo all’impiegato in oggetto l’azienda comprera` un computer nuovo per il titolare, quindi dara` l’ ex-pc del titolare alla persona subito sotto di lui, l’ ex-pc di questa persona alla persona subito sotto di lui, e cosi` via, fino ad arrivare a sostituire il pc troppo lento in oggetto.
In pratica il PC nuovo viene inserito al vertice dell’organigramma, e tutti i vecchi PC piu` in basso cadono, a cascata, verso il gradino piu` basso dell’organigramma stesso. (altro…)
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Password “comuniste”
Nicola Porro ha sfogato la sua frustrazione nel suo blog in merito alla complessità delle password imposte.
Non essendo un giornalista tecnico che scrive abitualmente in temi di sicurezza, possiamo, con presunzione di innocenza, classificare quell’articolo come uno sfogo a livello di chiacchiera da bar.
Purtroppo questo episodio è esemplificativo dell’ignoranza (etimologica) in materia di sicurezza informatica e di valore dei dati che accomuna molte professioni.
Il concetto più comune che viene urlato è “l’account è mio e la password la decido io”. (altro…)
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Controllate il vostro NTP
CloudFlare è stato attaccato con un pesante DDoS basato su un baco dell’implementazione di NTP.
Lo scorso dicembre Symantec aveva scoperto un metodo per sfruttare il comando monlist presente nelle vecchie versioni di ntpd per amplificare un attacco di DDoS. Al momento della pubblicazione dell’articolo già molte distribuzioni aggiornate di Linux erano indenni da questo problema, ma rimanevano comunque una gran quantità di server vulnerabili.
Il fattore di amplificazione di un attacco questo tipo può raggiungere anche 58,5; il che significa che chi dispone di 100 Mbit di banda può attaccare una vittima con un traffico che può arrivare a 5,85 Gbit.
Le versioni di ntpd dalla 4.2.7 compresa in su non hanno più la funzione monlist; nelle vecchie versioni si può utilizzare l’opzione noquery in ntp.conf.
Ironia della sorte, il 9 gennaio scorso era stato pubblicato nel blog di CloudFlare un articolo sugli attacchi via NTP.
Per scoprire se un server può essere utilizzato per un attacco di questo tipo si può utilizzare il servizio di Open NTP Project che esegue scansioni su blocchi di IP fino al /22.
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DuckDuckGo
DuckDuckGo è un motore di ricerca che garantisce l’anonimato e offre alcune feature interessanti.
L’anonimato è il punto fondamentale del motore: DuckDuckGo non traccia la storia delle ricerche effettuate da un singolo utente e, quindi, non profila gli utenti e le loro ricerche basandosi su ciò che hanno cercato. Come ha rilevato Mikko Hyppönen, la cronologia delle ricerche effettuate da ciascuno può essere utilizzata per incriminarlo o comunque imbarazzarlo.
Il motore di ricerca permette di salvare le impostazioni, ma in maniera assolutamente anonima e volontaria; in ogni caso non viene salvata la cronologia dei termini cercati. Il tutto è protetto da una password, che non può essere recuperata se viene dimenticata, in quanto non viene registrata nessuna informazione che identifica l’utente.
Tutte caratteristiche degne di nota, ma c’è di più: una cornucopia di funzioni utili a geek, smanettoni e curiosi. (altro…)
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Testo nelle immagini
Naked Security illustra i dettagli di un tipo di attacco molto subdolo.
Si tratta di nascondere un codice JavaScript nei pixel di un’immagine a toni di grigio; una versione modificata ad arte di jQuery è in grado di decodificare i dati contenuti nel file ed eseguirli come JavaScript.
Questo metodo potrebbe evadere molti, se non tutti, tipi di scansione perché il codice JavaScript non è riconoscibile come pattern.
Incuriosito da questa tecnica, ho provato a ricreare il metodo per codificare e decodificare un testo in un’immagine PNG. (altro…)
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Il provider non è responsabile per i reati commessi dagli utenti
Nel novembre 2006 la polizia postale contestava a Google il reato di violazione della privacy perché un utente aveva caricato un video su YouTube che ritraeva un minore disabile malmenato.
La contestazione di per sé poteva sembrare strana a chi conosce come funziona il sistema, ma in primo grado i giudici avevano condannato David Carl Drummond (presidente del CDA di Google Italia all’epoca dei fatti), George De Los Reyes (membro del CDA di Google Italia all’epoca dei fatti) e Peter Fleischer (responsabile delle strategie sulla privacy per l’Europa di Google) a sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena.
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