Mat Honan aveva un account Gmail, aveva un account iCloud, aveva un account Twitter, aveva tanti dati sincronizzati tramite iCloud, aveva un iPhone pieno di dati, aveva un iPad pieno di dati e aveva un computer con OSX pieno di dati.
In una manciata di minuti ha perso tutto. Irreparabilmente. Definitivamente.
Ha perso tutto perché usava una password relativamente insicura, aveva connesso tutti gli account e si fidava troppo del cloud (che poi son più di 15 anni che io tengo dei dati su Internet, ma per alcuni sembra che questa cosa sia stata scoperta solo da un anno…).
Backup offline? “Roba da preistoria dell’informatica, ora c’è il cloud!” dicono gli “esperti” pregni di propaganda.
Ecco cosa succede a mettere tutto nel cloud!
E il primo che pensa “tanto a me non succede perché io sono più furbo sarà la prossima vittima.
Fatevi un favore: un bel backup delle vostre foto e dei vostri documenti su un disco USB che staccate e riponete in un cassetto e ‘fanculo al cloud! 🙂 (via Gizmodo)
Aggiornamento 5 agosto – Mat è riuscito a recuperare il controllo dei suoi account ed ha capito come è stato hackerato. L’attaccante non ha dovuto indovinare o rubare alcuna password, ma è riuscito a convincere il supporto Apple a farsi resettare la password. Tutto il casino è successo perché un addetto al supporto clienti è stato l’anello debole della catena.
Secondo aggiornamento del 5 agosto – Un episodio simile è capitato almeno un’altra volta nel 2008 a Marko Karppinen. Secondo quanto riportato da Joseph Lorenzo Hall, questo weekend il sistema di reset delle password di Apple è down.
Aggiornamento 7 agosto – In un articolo Wired ricostruisce tutto l’accaduto.
Lascia un commento