Dopo la prima beta, Veeam ha pubblicato la versione release candidate (RC) di Endpoint Backup Free.
In primo luogo, per installare questa versione è necessario disinstallare la beta precedente. Questo significa anche che potrebbe non essere possibile ripristinare tramite la RC i backup eseguiti con la beta. I medesimi comportamenti potrebbero avvenire nei confronti della RC quando uscirà la versione general availability (GA).
Per il momento Veeam dichiara formalmente che questo non è un prodotto entrprise, nel senso che non dispone di tutte quelle caratteristiche di policy, management e deployment tipiche di un prodotto di quella fascia. Questo non significa che non possa essere utilizzato in azienda, anzi, ma significa che non è (ancora?) fatto per essere gestito centralmente dal personale IT. Per il momento Veeam consiglia l’utilizzo di questo prodotto in azienda per i PC dell’IT e per quelli critici (a partire dal laptop dell’AD).
Senza dubbio è utilissimo anche per i privati, i quali troveranno in questo prodotto gratuito quasi tutte le funzionalità di backup e restore che servono.
A livello aziendale, la novità più grossa è la possibilità di utilizzare un repository Veeam Backup & Replication (B&R) come target del backup. Per fare ciò è necessario avere un’installazione di B&R che sia almeno 8.0 Patch 2, di cui è disponibile la RC. Il livello non-GA suggerisce di non utilizzare ancora in produzione questa release di B&R.
L’altra novità molto utile è la possibilità di controllare lo stato energetico del computer una volta terminato il backup: alla fine dell’operazione sarà possibile spegnere, sospendere o mettere in risparmio energetico il computer.
L’opzione di avvio backup alla connessione del dispositivo target è stata estesa anche ai target di rete (SMB) e viene attivata nel momento in cui virene mappata la risorsa di rete.
In tema di target USB, ora il programma supporta la rotazione di vari dispositivi, al fine di migliorare la sicurezza dei backup.
Questo programma funziona su installazioni Windows 7 SP1 o successive e Windows Server 2008 R2 o successive, siano esse installate su hardware fisico che macchine virtuali.
Ad una domanda specifica del pubblico durante il meeting del VMUG IT dello scorso 4 marzo in merito alla disponibilità per altre piattaforme diverse da Windows, Gianluca Mazzotta (EMEA Presales Director di Veeam) ha risposto che per ora Veeam non contempla questa possibilità perché la richiesta è ancora molto bassa.
Lascia un commento