“Kopimi” (pronunciato come l’inglese ‘copy-me’) è l’alternativa al concetto di copyright con il quale il Piratbyrån (l’organizzazione svedese “Bureau della pirateria”) pubblica i proprio “lavori“.
Quello che vedete qui a sinistra è il logo creato nel 2005 da Ibrahim Botani.
“Just before Christmas, the Swedish governmental agency Kammarkollegiet registered the Church of Kopimism as a religious organisation. This means that Sweden is the first country to recognize kopimism as a religion.”
Si, avete letto bene… la “Church of Kopimism” è stata riconosciuta dalla Svezia. E, ovviamente, hanno il loro sito.
Questa, lo, ammetto, mi mancava.
2 risposte a “Quando la copia è ‘divina’.”
Altro che moltiplicazione dei pani e dei pesci, qui abbiamo la moltiplicazione di prodotti multimediali e di software a livelli mai visti in nessuna religione! 😉
LOL! E questa funziona davvero, oltretutto!
Vorrei tanto essere svedese, in effetti… a parte il freddo, hanno tutte le fortune lassu`.